Qui di seguito un campione (limitato) di commenti pubblicato in rete come riscontri del comunicato di Costituzione 32: “Numero Unico 112: tempi più lunghi risposte incerte”.
Maddalena D’Ascoli
17 aprile alle ore 18:54
Si è tanto parlato del Numero Unico Emergenze 112, sul quale ci sono state polemiche, e ciò che mi è capitato questa notte ha trovato fondatezza su quanto detto dal Dott. Walter Zalukar che è contrario al modo di gestione del NUE.
Questa notte è venuto a mancare mio suocero, dopo lunga malattia si è spento serenamente presso la propria abitazione. Una volta avvenuto il decesso, abbiamo contattato il numero unico delle emergenze poco dopo le due del mattino (orario con meno intensità di chiamate).
Ha risposto un operatore il quale ha chiesto il motivo della chiamata, e con piena tranquillità gli è stato chiesto di parlare con la guardia medica di Trieste per una constatazione di decesso. L’operatore ha chiesto più volte se volevamo esser messi in contatto con l’emergenza sanitaria o con la guardia medica perché non comprendeva la nostra richiesta. e abbiamo nuovamente spiegato di voler parlare con la guardia medica per la constatazione di decesso. Questi ci ha messo in attesa, dopo alcuni istanti ci ha risposto un altro operatore però del 118 che ha chiesto nuovamente i dati e il motivo della chiamata. Al che, gli abbiamo detto che l’operatore precedente era già a conoscenza , ma, abbiamo dovuto dare nuovamente tutte le indicazioni, siamo stati messi in attesa un’altra volta, e poi l’operatore successivo ha riformulato da punto a capo l’intervista telefonica, chiedendo per l’ennesima volta i dati. A questo punto ci ha detto che a breve saremo stati ricontattati direttamente dal medico di guardia da noi richiesto.
La chiamata ha rimbalzato su più operatori prima di essere evasa, ma la cosa più atterrante è che tutta questa pantomima è durata la bellezza di 4 minuti e 31 secondi.
Spiegato l’accaduto ora pongo il quesito.
Se una persona avesse avuto un arresto cardiocircolatorio, un grave trauma, un’insufficienza respiratoria o altro, i quasi cinque minuti di attesa e rimbalzo tra i vari operatori in alcuni casi fanno la differenza.
Meditate.
Elena Lo Nigro
condoglianze. …la stessa cosa è successa a noi poco fa che abbiamo chiamato x un incendio. …purtroppo è così. …ti passano da un operatore all altro
Monica Scapin
Stessa cosa mi è successa l’altro giorno, avevo bisogno di parlare con la Polizia, per fortuna niente di urgente. Se avessi avuto un ladro in casa, avrebbe fatto in tempo a svaligiare tutto il condominio. Oltretutto bisogna ripetere minimo 2/3 volte la stessa cosa per chiedere aiuto e, si sa, che in situazioni di emergenza, già riuscire ad essere lucidi una volta è difficile..
Arianna Finelli
Idem con patate ….la cosa allucinante è che prima di riuscire a spiegare cosa ti serve passano almeno 5 minuti che sia un emergenza o meno …..spero che si solo questione di rodaggio del nuovo sistema
Cressi Michela
io ho chiamato essendo testimone di un incidente con scooterista a terra …problemi per spiegare dove e rimbalzo di operatori ..ambulanza in zona almeno con 10 min di ritardo..o poco via
Rossana Casadio
Confermo. Alcuni giorni fa ho telefonato perchè mia mamma, anni 90, aveva un forte dolora alla spalla e al braccio. Ho parlato prima dando i dati al primo operatore che poi mi ha passato quello del 118 al quale ho RIspiegato la questione (poi risolta perchè ho potuto portarla, come suggerito, al PPI più vicino, cioè Sacile). Gentilissimi entrambi gli operatori, Senza dubbio. Ma è la procedura che – confermo – richiede TEMPI MAGGIORI.
C.C. Ok faccio il 112 unico mentre sono in servizio perche’ dove ci troviamo non prende il cell.e la radio, ci rispondono ci qualifichiamo e chiediamo di parlare con la nostra centrale (112) alla.fine ci passano il 113 e quest ultimo ridendo ci dice non prendetevela non e’ la prima volta che ci passano telefonate sbagliate ( questa e’ la prima).
Dopo un paio di giorni richiamo mentre torno a casa trovo un incidente, allora chiamo all operatore spiego chi sono e cosa serve mi domanda dove sei ed io gli dico paese nr. Della strada e kilometrica dopo qualche minuto di silenzio mi risponde non riesco a localizzarla ed io cosa non ha capito di quello che ho detto??? Risposta ma e’ sicuro che si trova su quella strada ed il km e’ giusto?
Rispondo certo ho il cartello davanti allorché mi dice non so quale comando e’ di pertinenza.
Morale della.favola gli ho detto io chi doveva passarmi e alla faccia della velocita’ ho passato quasi 10 minuti al telefono.
5 Responses
Leggo su un sito facebook: ” 12 IN TILT
Ieri 24 aprile, alle ore 19 circa, si sono interrotti improvvisamente tutti i collegamenti tra NUE 112 e Centrale unica 118, per cui le richieste di soccorso sanitario pervenute in quei momenti al 112 non potevano essere trasmesse agli operatori 118, quindi nella fase iniziale del black out c’è stato un passaggio “a mano” delle richieste d’intervento (con gli intuibili ritardi), in pratica i è passati dall’era informatica ai “messaggeri”. Essendo presenti a Palmanova in quel momento tecnici sia informatici che telefonici, questi hanno provveduto ad assicurare almeno linee per la trasmissione in fonia tra 112 e 118, in attesa dell’individuazione e riparazione del guasto, che è stato risolto intorno alle 21.
Nelle due ore di black out per l’attività 118 è stato gioco forza lavorare con carta e penna, essendo i supporti informatici inservibili non potendo le schede elettroniche 112 raggiungere il sistema 118 (quindi out sia la geolocalizzazione sia il dispatch tanto cari a Serracchiani-Telesca).
Risulta che i tecnici informatici e telefonici erano a Palmanova in quanto da più giorni si registravano anomalie del sistema, in particolare ripetuti black out improvvisi di posti operator,i che venivano riavviati in tempi brevi, ma nel frattempo l’intervento di soccorso “in lavoro” presso quel posto operatore veniva perso, per cui o l’operatore si ricordava a memoria i dati e quindi continuava “a mano”, oppure doveva farsi ritrasmettere la scheda dal NUE 112, con ulteriore perdita di tempo; pare anche ci siano stati altri inconvenienti, quali cadute di linea telefonica a conversazione in corso, ma di questi “altri inconvenienti” non mi hanno fornito puntuale evidenza.
Nel corso del black out gli operatori si sono arrangiati, poiché NON c’è procedura di emergenza predefinita relativa al blocco comunicazioni 112 – 118, in quanto di ciò nessuno sembra essersi preoccupato (dilettantismo e sciatteria organizzativa insieme)”.
Se detto scritto riporta informazioni vere, ma non so perchè non dovrebbero esserlo, mi pare la situazione sia di una certa gravità.
Il testo fra virgolette precedente, con un errore nel titolo che è 112 in tilt e non 12, proviene da Pietro Camber.
Notizia precedente anche qui.
Sanità, Novelli (Fi): «Il Nue 112 funziona tra un black-out e l’altro»
««Numerosi i guasti ai sistemi di comunicazione tra il Nue 112 e il 118, con inevitabili ritardi.Gli operatori sono stati costretti a lavorare con carta e penna
Redazione. 26 aprile 2017. H. 10. 08
La notizia sul nuovo numero unico dell’ emergenza regionale è che funziona tra un black out e l’ altro». Così dichiara senza mezze misure i consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, e aggiunge «Alla faccia della propaganda di regime che bolla come inutili allarmismi i rilievi sempre più frequenti che vengono indirizzati da tecnici e politici sull’efficienza di un sistema vitale per la sicurezza dei cittadini».
«Numerosi i guasti ai sistemi di comunicazione tra il Nue 112 e la centrale unica del 118 – riferisce Novelli – tra cui quello del 24 aprile, alle ore 19 circa, in cui tutti i collegamenti tra Nue 112 e centrale unica del 118 si sono interrotti. A quel punto gli operatori del 118 non potevano più ricevere le richieste di soccorso sanitario inviate dal 112».
Nella fase iniziale del black out, riporta il consigliere, ci sarebbe stato un passaggio a mano delle richieste di intervento, e questo ha portato a dei ritardi. «Con la solita toppa – spiega Novelli – i tecnici hanno provveduto ad assicurare il collegamento a voce tra 112 e 118 con gli operatori, costretti a lavorare con carta e penna. Le anomalie del sistema sono troppo frequenti per quello che dovrebbe essere il “sistema perfetto” in quanto risponde alle richieste delle emergenze dei cittadini della nostra regione».
«Non esistendo una procedura d’emergenza – rivela l’esponente azzurro – nel corso del Black out gli operatori si sono arrangiati e la fretta ha fatto “fare alla gatta i gattini ciechi” e la domanda che sempre più persone si pongono è: perché non si è voluto procedere con più calma nel percorso di attivazione del Nue e della centrale unica del 118? Si sarebbe dovuto seguire esempi virtuosi come quelli della Provincia di Trento che attiverà il nuovo sistema dell’ emergenza solo dopo averlo testato a fondo – conclude – proprio per evitare le situazioni incresciose e potenzialmente pericolose che stanno avvenendo in Fvg».
http://www.triesteprima.it/politica/sanita-novelli-fi.html
Oggi ho dovuto contattare il numero unico 112 a Milano, c’erano alcune borseggiatrici che agivano indisturbate sulla banchina della Metro M3. Chiamo il 112, rispondono dopo 1 solo squillo, spiego cosa succede e mi mettono in attesa per parlare con le forze dell’ordine, solitamente nel passaggio di chiamata dovrebbero passare solo pochi secondi, invece ho aspettato con un disco in tre lingue che chiedeva di rimanere in attesa per 5 minuti, che non sono pochi. Io per fortuna dovevo semplicemente segnalare un reato in corso ma per un’aggressione o altro non ci possono volere 5 minuti per parlare con la polizia. Presumo quindi che non sia un problema del Numero Unico che ha risposto subito ma delle centrali di secondo livello, in questo caso la polizia.
Sabato 2 agosto alle 22.00 faccio il 112 in seguito ad una caduta nel cortile di casa, per fortuna senza grosse conseguenze, ma non riuscivo più a rialzarmi. Vengo messa in attesa, lascio passare 8 minuti poi stacco e mi sono rivolta ad un vicino per avere l’aiuto. Cosa sarebbe successo se avessi avuto una seria emergenza? Potevo crepare!!!